Stress da rientro e da lavoro da casa? Soluzioni nel coworking

Emanciparsi da un luogo fisico di lavoro sta diventando una scelta di tanti lavoratori, specie dopo il rientro dalle ferie. Stress da rientro e da lavoro da casa? C’è chi guarda al coworking con occhi interessati.

Ha un nome, PVS, Post Vacation Syndrome. È la sindrome da rientro dalle vacanze. Qualche giorno di riflessione sotto l’ombrellone può averci fatto meditare sul nostro rapporto fra lavoro e vita privata. Così, di fronte alla prospettiva di un ritorno alla vecchia routine lavorativa, sempre più persone accusano stress più o meno marcati.

Un recente report di Microsoft afferma che negli Stati Uniti il 40% delle persone sta pensando di dimettersi dal lavoro attuale entro l’anno. E great resignation è il termine coniato da Anthony Klotz, professore di Management alla Mays Business School del Texas, per definire l’aumento delle dimissioni in atto negli Usa.

Il bisogno di flessibilità e indipendenza emerge chiaro non solo nella dinamica lavoro dipendente / lavoro autonomo, ma anche tra tutti coloro che devono fronteggiare il rapporto lavoro in ufficio / lavoro in smart working.

Il rischio burnout non è infatti solo quello delineato dal rapporto Microsoft per chi vede manifestarsi l’assurdità di una vita vissuta in un ufficio dove dietro al sorriso affabile dell’efficienza, si cela (neanche troppo spesso) la logica spietata del tutti contro tutti, ma anche quello del burnout da lavoro da casa.

Chi ha avuto modo di dover lavorare tra le proprie quattro mura, sa quanto sia difficile concentrarsi tra figli e lavatrici, così come – e questo è il rischio maggiore – di non separare più nettamente il lavoro dalla vita privata, l’assenza di limiti ben definiti, che invece sono presenti in una situazione in cui si esce di casa per andare al lavoro. Il rischio concreto è quello di un never-ending working.

Per mettersi al riparo da questi rischi, il rientro dalle ferie dovrebbe quindi far nascere la necessità di ricontrattare con la propria azienda un nuovo rapporto lavoro da ufficio / smart working, prendendo in considerazione l’opportunità di lavorare esternamente col proprio posto di lavoro a seconda delle necessità o delle preferenze: casa, internet cafè, coworking.

Su Milano sono tante le scelte in questo senso e Work&Co rappresenta una soluzione per chi vuole restare nella zona Est, a Segrate per la precisione, lungo la via Cassanese e vicino alla Tangenziale Est, a pochi minuti dall’aeroporto di Linate e vicino a importanti centri commerciali per poter riorganizzare il proprio tempo e dire basta, per quanto possibile, allo stress da commuting legato al sempre maggiore traffico sulle nostre strade.

Se quindi anche tu credi che il tuo attuale ambiente di lavoro sia tossico per il tuo benessere, se stai dando importanza alla qualità della vita e del tuo tempo, fai le tue considerazioni e valuta di affittare una postazione o una sala tecnologicamente attrezzata da cui svolgere il tuo lavoro in maniera serena e autonoma in un coworking, riducendo così lo stress da rientro o quello da burnout da lavoro da casa.

Imparare a programmare, un gioco da ragazzi!

Incontri di creatività digitale per ragazzi dalla quarta elementare alla terza media

I bambini useranno Scratch, uno strumento di programmazione semplificato creato dal MIT di  Boston, e Boost, una linea di mattoncini Lego intelligenti,  che permettono di creare attraverso le tecnologie digitali e non solo di interagire passivamente con esse.

Questo è un corso dedicato a tutti quei ragazzi a cui piace la matematica, che sono curiosi e creativi ed hanno voglia di scoprire cosa si nasconde dietro l’apparenza delle cose.

Imparare a programmare sviluppa competenze logiche, aumenta la capacità di risolvere problemi in modo creativo, allena alla soluzione di compiti complessi. Anche se non tutti diventeranno esperti di informatica  o programmatori queste abilità hanno un valore, indipendentemente dal lavoro che si farà da grandi.

Gli incontri hanno un approccio ludico e molto pratico (poca teoria e tanti esercizi ed esperimenti): i bambini imparano le logiche reali della programmazione e della robotica, ma lo fanno divertendosi, creando animazioni e videogiochi al computer e costruendo con mattoncini speciali della Lego dei robot programmabili che compiono azioni autonome e intelligenti.

I ragazzi scopriranno che la tecnologia è un meraviglioso strumento per dare vita a qualunque cosa desiderino: bastano un po’ di logica e un sacco di creatività!

Conduce Marco Salierno, ingegnere elettronico, già ricercatore universitario e in aziende private nell’ambito dell’elaborazione di immagini e dell’intelligenza artificiale, attualmente manager nel settore dell’innovazione tecnologica e dell’industry 4.0

Quando: Sabato 12, 19 e 22 Novembre (orario da definire)

Quanto costa: 100 euro per il ciclo di 3 incontri da 3 ore

Per informazioni: Marco Salierno      📞   337 1160593

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