Coworking, uscire di casa e confrontarsi con gli altri

Coworking è uscire di casa e confrontarsi con gli altri, incontrare altri professionisti e freelance.
Il mondo del lavoro si rinnova in Work&Co a Segrate

coworking-luccisano

Nelle conversazioni fra le persone puoi analizzare molti aspetti di un tema, pro e contro, le diverse tesi e analisi.

Gli uffici e il modo di lavorare stanno cambiando da anni. Sul tema del lavoro che cambia, dello smartworking e del coworking si dibatte molto in questi mesi, a partire dal cosa si intende.

E in una società nostrana piuttosto refrattaria alle novità non aiuta il bizzarro talento italiano di inventare termini inglesi inesistenti.

coworking vezzosi

Proprio così, lo smart working non è lavorare necessariamente da casa, ma concordare un metodo di lavoro diverso, misurato sul raggiungimento dei risultati, il coinvolgimento del lavoratore in un clima di fiducia e di sviluppo del talento indipendentemente da dove e come il lavoro viene svolto.

coworking salmena

In uno scenario legato ancora agli stereotipi e alle definizioni fuorvianti, in cui spesso anche gli esperti (?) disegnano solo mondi da 0/1, ON/OFF il dibattito si incaglia spesso in una dicotomia lavorare da casa / lavorare sul posto di lavoro.

Ma al di là di tutto una ‘terza via’ c’è e si chiama coworking; una opportunità per molti e che necessita solo di essere focalizzata meglio in questi tempi di grandi cambiamenti del mondo del lavoro e della gestione del rapporto con i nostri spazi/tempi.

coworking minguzzi

Infatti. Il coworking è una declinazione dello smart working, una risposta che muta la geografia del lavoro delle persone offendo molti vantaggi in termini di prossimità e relazioni.

E quello dello scambio di idee, del confrontarsi con persone differenti, dell’incrociare le relazioni è uno degli aspetti più sottovalutati fra i benefici del coworking.

Lo sottolinea Domenico Genovese di PHD, l’agenzia di comunicazione e marketing nota a livello mondiale per la sua capacità di innovare nel planning e nel buying attraverso tutti i canali media tradizionali ed emergenti.

Scambiare punti di vista con i colleghi nei momenti morti serve. Tanto. Confrontarsi prima e dopo una riunione, uscendo dall’ufficio, andando a prendere una birra al venerdì sera aiuta lo sviluppo di diversi punti di vista, a pensare a qualcosa che ci era sfuggito, a raccogliere consigli.

Questo offre in più il coworking, specie in una realtà come quella di Milano e del suo hinterland dove opera da tempo Work&Co., l’accogliente spazio di Segrate diventato un luogo di aggregazione per professionisti, freelance, nomad workers, startuppers e studenti milanesi e non solo che entrano in contatto e si confrontano apportando punti di vista innovativi contribuendo alla crescita di molti progetti in luoghi accoglienti ed attrezzati.

In luoghi come questi la strada del rinnovamento del mondo del lavoro sembra già tracciata, ma a livello nazionale il cammino verso il rinnovamento appare più in salita che in altri Paesi.

In uno scenario italiano infatti in cui i CEO – secondo un recente studio di LUISS Business School – sono in media over 50 e i Presidenti over 60 e mediamente e poco inclini a cambiamenti.

Un dato che non deve scoraggiare a pensare in maniera diversa il nostro modo di vivere e lavorare del prossimo decennio e che è già messa in pratica nei tanti luoghi di coworking in grado di offrire una occasione per chi vuole uscire da casa e trovare condivisione, contaminazione di idee e nuove opportunità lavorative.

 

 

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